La corsa per Opel non รจ ancora chiusa. Il governo di Angela Merkel tenta di tranquillizzare tutti i critici dell’eventuale accordo con Magna per la cessione del colosso tedesco dell’auto. La cordata russo-canadese, a quanto riferisce il portavoce dell’esecutivo di Berlino, non รจ ancora la sicura acquirente. Messaggio che potrebbe rimettere in discussione anche la posizione di Fiat, anche se da Torino non sono arrivati commenti ufficiali.
In realtร , la Merkel รจ realmente combattuta se mandare a monte l’ipotesi d’intesa con Magna, ritenuto un partner non particolarmente affidabile. Non sono, infatti, arrivati i 300 milioni promessi che hanno costretto il governo ad erogare un prestito ponte per garantire la sopravvivenza di Opel.
I dubbi sull’accordo con Magna si diffondono. Sono intervenuti sul tema anche i rappresentanti di Volkswagen che attaccano la posizione dei russi in conflitto d’interessi, come futuri costruttori di auto. Anche dall’Italia non sono mancate le valutazioni negative; il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia avanza perplessitร sul fatto che l’esecutivo tedesco abbia realmente fatto il bene di Opel, escludendo per ora Fiat dalle trattative. Dal Lingotto Sergio Marchionne conferma che gli sforzi del gruppo torinese sono al momento concentrati sulla procedura di fallimento di Chrysler che, con il consenso del giudice Gonzalez, potrebbe giร chiudersi venerdรฌ 5 giugno.
*Scuola di Giornalismo Luiss