Nelle parole di un bambino c’è tutto lo smarrimento per la perdita del padre. «Come faccio a tornare a scuola, lo sanno tutti che è morto papà, ora mi prenderanno in giro». A parlare è il figlio di Antonio Fortunato, il tenente dei parà morto ieri a Kabul assieme ad altri cinque commilitoni.
Il bambino ha espresso questo timore a Debora Niccolini, psicologa di Legatumori Siena che sta seguendo la famiglia Fortunato. È stata proprio la dottoressa a rivelarlo, aggiungendo che dopo il bimbo di sette anni ha però espresso la volontà di tornare a scuola.
«E ora, con chi vado a giocare a pallone?», ha chiesto il bambino alla psicologa. Stamani la classe ha iniziato le lezioni senza di lui: le maestre hanno in qualche modo preparato i compagni alla situazione, per rendere più normale possibile il rientro del piccolo.
Il preside Oliviero Appolloni, oltre ad abbrunare a lutto la bandiera fuori dalla scuola, ha annunciato la prima iniziativa che la scuola intende compiere. «Nel quadro delle iniziative di educazione alla cittadinanza – ha detto il preside – inviteremo a scuola un ufficiale della Folgore per spiegare ai ragazzi il significato di quello che stanno facendo».
