Pakistan, Talebani: cresce la minaccia del fondamentalismo islamico

Cresce in Pakistan la minaccia estremista. Durante una manifestazione svoltasi a Mingora, nel nord ovest del paese, il leader talebano Sufi Mohammed ha avvertito il governo federale di voler «estendere la legge islamica dalla valle dello Swat all’intero Pakistan. Tutti i musulmani devono essere riuniti».

Nel mese di febbraio l’anziano capo del Tahrik-e-Nifaz Shariat Muhammadi (TNSM) aveva concluso un accordo di pace con le autorità provinciali, ottenendo l’applicazione della Sharia nella valle della Swat. Oggi Maulana Sufi Mohammed ha deciso di ritirarsi dall’intesa e sfidare apertamente la magistratura federale. «Il Corano dice che sostenere un sistema infedele è un grave peccato», ha detto il leader talebano davanti a migliaia di persone. «Qualunque legge o abitudine non islamica dovrà essere abolita. Non si potrà più ricorrere ai tribunali dello stato».

Il discorso di Mohammed è l’ennesimo segnale del fermento rivoluzionario nella zona e arriva poco dopo l’uccisione di una coppia di amanti da parte dei talebani. Le forze estremiste hanno tratto forza dal successo ottenuto nella valle dello Swat e si stanno preparando per estendere la loro crociata armata in nuove aree. I soldati talebani hanno già raggiunto le province più vicine, occupando gli edifici e bloccando gli aiuti ai lavoratori.

«Vogliamo far rispettare la legge di Allah nella terra di Allah. Quando raggiungiamo il nostro obiettivo in un posto, abbiamo bisogno di combattere in un’altra zona: la Sharia non ci permette di deporre le armi finché il governo centrale continua nella sua politica anti-islamica», ha dichiarato il portavoce dei talebani Muslim Khan.

Daniele Palizzotto

(Scuola Superiore di Giornalismo Luiss Guido Carli)

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