L’esercito pachistano ha riconquistato una città chiave a Buner, il distretto nel nord-ovest del Paese, non lontano da Islamabad, dove i talebani hanno allargato il proprio controllo. «Abbiamo preso il controllo di Dagar ed è in corso un’operazione con le forze di terra», ha reso noto, secondo quanto riferisce l’Agi, un alto ufficiale. «All’alba forze elitrasportate sono atterrate nella città e nelle aree circostanti, riconquistando il centro, quartier generale del distretto di Buner».
Nel tentativo di frenare l’avanzata degli integralisti islamici, l’esercito pakistano ha sferrato martedì l’offensiva a Buner, il distretto non lontano dallo Swat Valley, roccaforte talebana al confine con l’Afghanistan. Dagar, una città di 25.000 abitanti, è il centro amministrativo di Buner.
L’operazione segue l’offensiva messa in piedi nel week-end nel vicino distretto di Lower Dir, un’offensiva massiccia (morti 70-75 miliziani morti, una decina tra le forze pakistane) che ha messo in moto un’ondata di sfollati civili (addirittura un milione, secondo il governo).
Buner, Dir e lo stesso Swat appartengono alla divisione regionale del Malakand, nella quale il governo provinciale a febbraio ha concesso ai talebani cosiddetti “moderati” di applicare la “sharia” in cambio che la valle, teatro di una ribellione che va avanti dall’estate del 2007, si pacificasse. Sotto il comando del mullah Maulana Fazlullah e usando la violenza e l’intimidazione, i talebani per mesi hanno bruciato scuole femminili, messo al bando la musica e altre forme di passatempi, e adesso stanno tentando di allargare il loro raggio d’azione.
All’inizio di aprile, circa 500 estremisti sono entrati a Buner violando, secondo il governo, l’accordo di febbraio. L’avanzata talebana verso gli altri distretti vicini alla valle dello Swat mette in allarme non solo Islamabad, ma la comunità internazionale, Stati Uniti in testa: il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha invitato il Pakistan a non cedere il territorio agli estremisti.
