Panarea/ Un sushi bar rifiuta la prenotazione di Roman Abramovich: “Ci dipiace, siamo pieni”. E’ già la seconda volta per il patron del Chelsea

Roman Abramovich

Quando si dice l’abito non fa il monaco e…il nome non fa la prenotazione. Il magnate russo Roman Abramovich ha ricevuto un sonoro «no, mi dispiace sia­mo pieni» da parte della proprietaria di un rinomato sushi bar di Panarea, il “Bridge”, dove Abramovich voleva fare l’aperitivo insieme a sette amici.

Ma Angela Mascolo (Napoletana d’origine ma at­tualmente giramondo) gli ha detto di no, perché la bella terrazza affacciata sul golfo di Panarea era tutta occupata.

«E che do­vevo fare? – si chiede Angela Mascolo parlando con il Corriere della Sera – Buttar fuori gli altri clienti per far posto a lui? Ha telefonato troppo tardi e il lo­cale era tutto occupato. Pa­zienza, se vuole tornare provi a prenotare per tempo».

«Oddio – tiene a precisa­re la signora Mascolo, questa volta con un sorriso aperto – io di amici ne ho tanti. Se, per esempio, avessero telefo­nato Carlo Rossella o Diego Della Valle in qualche modo una soluzione l’avrei trovata, perché loro sono amici miei. Ma il signor Abramovich non lo conosco e i soldi non fan­no certo un’amicizia».

Come ricorda anche il Corriere della Sera, non è la prima volta che succese una cosa simile al patron del Chel­sea. Era già successo esatta­mente l’agosto dello scorso anno all’esclusivo “Bistrot”, ristorante sul lungomare di Forte dei Marmi. E anche un anno fa il magnate non l’ave­va presa bene, minacciando di non rimettere più piede in Versilia.

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