Breve saluto con digiuno quaresimale o cena prolungata con grande abbuffata? L’unica certezza, per ora, è che alla famosa cena del 28 marzo 2008 al ristorante La Pignata di Bari, Massimo D’Alema c’era.
Il quotidiano Libero, riprendendo quanto pubblicato dal settimanale Panorama, però, contesta frontalmente il racconto della cena fatto dallo stesso D’Alema sul Corriere della Sera.
Per l’ex presidente del Consiglio, infatti, quella di Bari non fu una cena ma «un breve saluto. Non avevo alcuna idea di chi aveva organizzato, promosso e pagato».
Libero, invece, citando testimoni racconta una versione dei fatti ben diversa.
D’Alema, non solo presenziò a tutta la cena, ma era seduto tra Gianpaolo Tarantini, che il politico dichiara di non aver mai conosciuto e il dirigente dell’Asl barese Lea Cosentino.
Superato un piccolo shock per l’assenza dei frutti di mare crudi, prosegue il quotidiano, D’Alema mangiò di gusto (fave e cicoria) e il conto, 37 euro, fu pagato proprio da Tarantini.