Condanna "inequivocabile" dei preti pedofili, che "devono essere portati davanti alla giustizia", "vergogna" per i loro "misfatti" e "condivisione del dolore e della sofferenza delle vittime", che devono riceve compassione e cura". Così il Papa si è espresso durante la messa con i vescovi australiani nella St.Mary’s Cathedral di Sydney, dove si trova per la XXIII Giornata mondiale della gioventù.
In Australia, secondo i dati della associazione delle vittime di abusi sessuali ‘Broken Rites’, sono già stati condannati per violenza sui minori 107 tra preti e religiosi cattolici. E altri processi sono in corso. Alla notizia dell’arrivo di Benedetto XVI a Sydney le associazioni di abusati hanno cominciato a chiedere con insistenza che, analogamente a quanto ha fatto lo scorso aprile negli Stati Uniti – dove il fenomeno dei preti pedofili ha avuto portata molto ampia, portando la chiesa americana a una gravissima crisi di immagine e finanziaria – Papa Ratzinger chiedesse scusa per le colpe dei preti pedofili. Benedetto XVI ha scelto di pronunciarsi in una sede solenne, la bella cattedrale in pietra arenaria della capitale australiana, e parlando alla conferenza episcopale al completo.
Dopo aver auspicato una "ri-dedicazione e rinnovamento dell’intera Chiesa in Australia, ha proseguito: "Desidero qui fare una pausa per riconoscere la vergogna che tutti abbiamo sentito a seguito degli abusi sessuali sui minori da parte di alcuni sacerdoti o religiosi di questa Nazione". A questo punto, integrando il testo del discorso scritto, ha aggiunto: "Davvero sono profondamente addolorato per il dolore e la sofferenza subita dalle vittime e assicuro loro che come loro pastore anche io condivido la loro sofferenza".
"Questi misfatti – ha proseguito riprendendo il testo -, che costituiscono un così grave tradimento della fiducia, devono essere condannati in modo inequivocabile. Essi hanno causato grande dolore e hanno danneggiato la testimonianza della Chiesa. Chiedo a tutti voi di assistere i vostri vescovi e di collaborare con loro per combattere questo male. Le vittime devono ricevere compassione e cura, e i responsabili di questi misfatti devono essere portati davanti alla giustizia". "E’ una priorità urgente – ha aggiunto subito dopo – quella di promuovere un ambiente più sicuro e sano, specialmente per i giovani".
Nei giorni scorsi sono giunti a Sydney da Londra i genitori di due bambine ripetutamente violentate da un sacerdote di Melbourne, padre O’Donnell, negli anni tra il 1988 e il 1993, e hanno pubblicamente chiesto che il Papa le riceva. La coppia, Anthony e Christine Foster, accusa inoltre l’arcivescovo di Sydney, George Pell, di aver insabbiato l’inchiesta contro padre O’Donnel, riconosciuto responsabile delle violenze sulle loro due figlie, Emma e Katherina.
