"Vi sono grato per tutto il vostro lavoro di comunicazione e informazione, che é stato necessario e che non sempre è facile". "Senza il vostro lavoro non sarebbe stato possibile fare conoscere questa meravigliosa esperienza". Così il Papa, subito dopo il decollo da Sydney dove si è svolta la XXIII Giornata mondiale della gioventù, ha voluto ringraziare i giornalisti delle testate internazionali che hanno coperto il viaggio papale e il raduno mondiale dei giovani cattolici. Benedetto XVI, sorridente e visibilmente soddisfatto, si è fermato alcuni minuti nella zona destinata ai media e ha rivolto questo saluto.
Informato poi del compleanno, che cade oggi, di Cindy Wooden, corrispondente in Vaticano della Cns, l’agenzia dei vescovi americani, papa Ratzinger le ha fatto gli auguri. Per Cindy e per due giornalisti australiani sul volo papale c’é stata anche l’opportunità di scambiare qualche parola privatamente con papa Ratzinger e di una foto ricordo con lui. Il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha riferito che il primo ministro australiano Rudd ha annunciato al Papa che l’ambasciatore designato presso la Santa Sede, Tim Fischer, risiederà a Roma (finora la rappresentanza diplomatica australiana fa capo a Dublino, ndr).
Papa Ratzinger era partito per Sydney sabato 12 luglio. Quello appena concluso è il più lungo viaggio del pontificato, sia per durata che per chilometri percorsi. L’arrivo a Roma del volo papale è previsto per le 23 ora italiana all’aeroporto di Ciampino.
Il Papa ha celebrato una messa con un gruppo rappresentativo di vittime di preti pedofili. Benedetto XVI "ha ascoltato le loro storie e li ha consolati assicurando la sua vicinanza spirituale". Lo comunica una nota della sala stampa vaticana. Il Papa ha celebrato la messa con le vittime di abusi a poche ore dalla sua partenza da Sidney per Roma. ”Assicurando la sua vicinanza spirituale – spiega la nota – ha promesso di continuare a pregare per loro, per le loro famiglie e per tutte le vittime. Con questo gesto paterno – aggiunge il comunicato – il Santo Padre ha voluto dimostrare ancora una volta la sua sollecitudine nei confronti di tutti coloro che hanno sofferto per gli abusi sessuali”.
In Australia le condanne per abusi sessuali di sacerdoti sono state 107 ma altri casi devono ancora essere giudicati. Sabato scorso Benedetto XVI durante una messa con i vescovi australiani ha espresso la sua ”vergogna” per i ”misfatti” compiuti dai sacerdoti anche in Australia.L’incontro con le vittime e’ avvenuto questa mattina alle ore 07:00 ora australiana nella cappella della Cathedral House dove il Papa ha alloggiato in questi giorni. Erano presenti quattro vittime: due donne e due uomini accompagnati da due assistenti e dal sacerdote che ne cura l’accompagnamento spirituale. Il Papa ha celebrato con il cardinale di Sidney George Pell, con il sostituto alla segreteria di stato mons. Fernando Filoni e con i due segretari. Al termine della messa gli ospiti hanno potuto parlare singolarmente con il Papa che ha rivolto loro ”affettuose parole di partecipazione e di conforto”.
L’incontro e’ terminato poco prima delle 08:00 locali e ”tutto si e’ svolto in un clima di rispetto, di spiritualita’ e di intensa commozione”. La nota del Vaticano spiega che ”come gia’ avvenuto negli Stati Uniti il Papa ha desiderato incontrare alcune vittime come gesto concreto per esprimere i sentimenti da lui gia’ manifestati piu’ volte nei suoi interventi sul dramma degli abusi sessuali”. In Australia il Papa ”ha desiderato farlo dopo la conclusione delle giornate mondiali della gioventu’ perche’ queste erano il motivo specifico del suo viaggio”
