
CITTA’ DEL VATICANO – Il giorno della canonizzazione di papa Giovanni Paolo II e papa Giovanni XXIII è arrivato. Roma è invasa da un milione di fedeli, pellegrini, suore e sacerdoti, ma anche semplici curiosi. Moltissimi di loro hanno passato la notte in piazza, con sacchi a pelo e rosario in mano, a pregare e aspettare. I varchi per entrare in piazza San Pietro sono stati aperti nella prima mattina di domenica.
Alle 10 inizierà la cerimonia, concelebrata da papa Francesco e dal papa emerito Benedetto XVI. Vi prenderanno parte 150 cardinali, 1.000 vescovi, 6.000 preti, 93 delegazioni ufficiali, 24 tra reali e Presidenti della Repubblica, a partire da Giorgio Napolitano. La comunione verrà distribuita da 600 sacerdoti.
Per l’Italia sarà presente, oltre a Napolitano con la moglie Clio, Matteo Renzi con la moglie Agnese. Particolarmente numerosa la delegazione polacca che sarà guidata dal presidente Bronislaw Komorowski e dall’ex presidente Lech Walesa. Ci saranno anche il re del Belgio Alberto II con la regina Paola e i reali di Spagna Juan Carlos e la regina Sofia, il gran duca di Lussemburgo Henry con la famiglia, il principe Hans Adam II del Liechtenstein e il duca di Gloucester Richard. Per l’Unione Europea il presidente Herman van Rompuy e il presidente della commissione José Manuel Barroso. E poi ancora i capi di stato di Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Camerun, Ecuador, El Salvador, Gabon, Guinea Equatoriale, Libano, Lituania, Slovacchia, Ungheria, Zimbabwe e Aruba.
La mobilitazione è totale: sono attivi punti di assistenza, dalla Croce Rossa alla Protezione civile. Volontari sono all’opera per distribuire l’acqua ai pellegrini. La maggior parte dei fedeli in attesa di entrare in Piazza San Pietro sono polacchi, molti indossano i costumi tipici. Diecimila gli agenti in campo.
La canonizzazione di oggi, domenica 27 aprile, è una festa che abbraccia idealmente più generazioni. Davanti alle chiese del centro storico di Roma sono srotolati a decine in queste ore tappetini per qualche ora di riposo, e gruppi di giovani sono fianco a fianco con persone anziane.
