Si fa sempre più reale la proposta lanciata da alcuni esponenti di peso del Pdl di fondare un Partito del Sud. I fautori dell’idea sarebbero Micciché, la Prestigiacomo, Dell’Utri e di conseguenza anche l’Mpa del governatore siciliano Lombardo.
La preoccupazione la esprimono senza mezzi termini sia il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto, sia il capogruppo del Senato Gasparri. Per Gasparri il partito che pensa al meridione e ai suoi problemi c’è già, e si chiama Pdl: evocare la necessità di un movimento ad hoc, sarebbe «ridicolo», significerebbe «attaccare la leadership di Berlusconi», rischiando di rendere difficile la vita del governo in Parlamento, dove i deputati e senatori soprattutto siciliani potrebbero finire per avere un potere di veto o di contrattazione su tutto, in cambio dei loro voti. Secondo Gasparri, anche il presidente del Consiglio Berlusconi è preoccupato e, soprattutto, contrario: sarebbe anche ora che si esprimesse a riguardo.
Il problema nasce dalla gestione dei Fondi per le Aree Sottosviluppate noti come Fas e destinati al Mezzogiorno, fondi che hanno subito un ridimensionamento. Per Gasparri «è inutile che certi signori assicurino che il loro agitarsi non è contro di lui: il risultato di tanto dimenarsi è che diventa proprio Berlusconi l’oggetto delle critiche, non Tremonti o Bossi o chicchessìa».
Secondo Cicchitto invece, l’idea di un partito del Sud «è un controsenso, perché il Pdl ha ottenuto il suo maggior successo alle elezioni politiche proprio nel Mezzogiorno». Meglio agire secondo il capogruppo alla Camera per via parlamentare «a partire da una corretta utilizzazione dei Fas che sia rigorosa, che non riproduca quell’assistenzialismo che nel passato ha già nuociuto alle regioni del Sud, ma che finanzi progetti significativi per lo sviluppo del Mezzogiorno».
A rassicurare i loro capogruppi, ci pensano direttamente Dell’Utri e Miccicchè che spiegano quale sia l’obiettivo del partito: «Vogliamo raccogliere i fermenti e lo scontento che arriva dal Sud soprattutto per l’utilizzazione dei fondi Fas» per canalizzarli verso un interesse comune: quello di far decollare l’economia del Meridione e mantenere i consensi del centrodestra. Questi argomenti verranno discussi nel conclave di governo indetto a L’Aquila nella prima settimana di agosto, conclave che secondo alcuni esponenti del Pdl, potrebbe dare all’opinione pubblica l’idea che il governo sia in affanno su questi temi. Calderoli intanto bolla l’iniziativa come «un puro rigurgito di assistenzialismo».