Il termovalorizzatore di Acerra, nel napoletano, รจ entrato in funzione. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha premuto il bottone che “accende” l’impianto che smaltirร circa 600 mila tonnellate all’anno di rifiuti urbani (duemila tonnellate al giorno, un terzo di quelli prodotti in tutta la regione) e che, grazie alle tecnologie di recupero del calore, potrร fornire energia a circa 200 mila abitanti grazie ad una convenzione con la Gse (Gestore servizi elettrici). Acerra dovrebbe essere seguito da altre strutture analoghe in altre aree della Campania.
Ma il nuovo termovalorizzatore nasce senza la benedizione di monsignor Giovanni Rinaldi, vescovo di Acerra. ยซNon me la sentoยป, ha detto nei giorni scorsi riferendosi alla sua contrarietร allโinceneritore manifestata negli ultimi anni partecipando alle manifestazioni popolari.
Le motivazioni della decisione sono contenute in un documento del Consiglio pastorale della diocesi, dove si denuncia che l’inceneritore brucerร immondizia indifferenziata con pericoli ambientali e sanitari: ยซI cosiddetti impianti di Cdr (le ecoballe) si sono limitati a imballare lโimmondizia dopo una sommaria quanto inopportuna tritovagliatura, il tutto destinato a un impianto di incenerimento di Acerra progettato per bruciare il โtal qualeโ e quindi tecnologicamente superatoยป.