I prezzi pagati agli agricoltori per i prodotti agricoli in campagna – sottolinea la Coldiretti – sono in forte calo per tutte le categorie e di conseguenza l’andamento crescente dei prezzi al consumo degli alimenti «non è giustificabile se non con la presenza di manovre speculative».
I prezzi al consumo di pane, pasta e cereali sono aumentati dell’uno per cento rispetto allo scorso anno, nonostante – denuncia la Coldiretti – la multa di 12,5 milioni dall’Antitrust al cartello dei produttori di pasta, mentre il grano duro da cui è ottenuta è calato del 28 per cento.