É entrato in una palestra di Bridgeville, in Pennsylvania, ha spento le luci e ha aperto il fuoco uccidendo tre delle 40 donne che stavano seguendo una lezione di danza. Quindi, George Sodini, 48 anni, si è tolto la vita.
Un massacro senza spiegazione e simile, purtroppo, a tanti episodi simili accaduti negli Stati Uniti. La storia di Sodini, però, ha un particolare che la rende diversa da tante altre vicende di ordinaria follia.
Sodini, come tanti americani, aveva un blog. Che ha utilizzato per raccontare, nel dettaglio, la pianificazione della strage. Nel suo sito si legge che per ben due volte l’uomo era andato nei pressi della palestra intenzionato ad aprire il fuoco.
La prima volta, però, avrebbe rinunciato perché «voleva vedere come sarebbero andate a finire le presidenziali in Usa». La seconda, semplicemente, perché «ho avuto paura».
Tra i feriti, anche l’insegnante che, secondo una prima ricostruzione aveva appena detto alle allieve di essere incinta e una ex fidanzata di Sodini.
All’origine del gesto dell’uomo la sua disperazione dovuta al fatto di non riuscire a trovare una fidanzata. Sempre sorvegliando la palestra Sodini scrive sul blog di essersi invaghito di «una donna misteriosa» e di avere, per questo motivo «posticipato l’esecuzione della strage».
Poi l’ultimo post, datato 3 agosto: «Presto, probabilmente, incontrerò Dio e Gesù. Domani è il grande giorno».