Rimarrà senza locandina e senza manifesti il film “Valerie, diario di una ninfomane”, di Christian Molina. Lo ha comunicato Tommaso Tabarelli, responsabile della Mediafilm, la società che distribuirà il film in Italia dal 30 aprile: «Abbiamo proposto la locandina e il manifesto del film alle società che gestiscono la pubblicità nelle grandi città italiane, Roma, Milano, Torino e Napoli – spiega il distributore -. Ci hanno detto, inizialmente, che dovevamo coprire la mano che si insinua in maniera molto casta sotto un paio di slip indossati da una donna. In seguito hanno bocciato anche il secondo manifesto (in cui appare una striscia nera sulla mano, come se la locandina fosse stata strappata, dicendo apertamente che in Italia c’è il Vaticano e che la parola “ninfomane” non si poteva usare perché induceva al peccato. Alla fine ci hanno proposto di cambiare il titolo in “Valerie”. Ovviamente abbiamo rifiutato».
Il film di Christian Molina uscirà dunque senza alcun manifesto in giro per le città, verranno messi solo nei cinema dove verrà programmato, ma non nelle multisale, perchè lì, spiega la produzione, non vogliono film che non siano adatti alle famiglie. Lunedi la commissione per la censura deciderà se il film sarà vietato sotto i 14 o sotto i 18 anni.