L’Arabia Saudita รจ pronta ad aumentare di 200.000 barili al giorno la sua quota di produzione di greggio per calmierare il prezzo. Un prezzo piรน che raddoppiato nell’arco di un anno, ormai considerato ยซanormaleยป dallo stesso Re Abdullah, come ha riferito il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon. Ad appena ventiquattro ore dalla conclusione del G8 finanziario di Osaka, che ha invitato i Paesi produttori ad un maggiore sforzo in termini di offerta, arrivano le prime conferme ai rumors che fin da ieri volevano i sauditi pronti al passo.
ยซI sauditi – ha detto Ban Ki moon, in visita in Arabia Saudita – hanno reagito con responsabilitร alle richieste dei loro clienti. Dopo aver aumentato la produzione di 300.000 barili al giorno in giugno ora ci sarร un incremento di produzione di 200.000 barile al giorno in luglioยป, per arrivare a 500.000 barili al giorno in due mesi, ha spiegato Ban Ki moon citando il ministro saudita del petrolio Ali Al Nouaimi. La nuova mossa dovrebbe portare la produzione dell’ Arabia Saudita dagli attuali 9,45 milioni a 9,75 milioni di barili al giorno. Un secco uno-due che porta Riad poco al di sotto della soglia dei 10 milioni di barili prodotti al giorno, facendo chiarezza su vari interrogativi che concorrono a mantenere squilibrato il mercato. Dirsi pronti a fare tutto quello che รจ ยซin nostro potere per ricondurre i prezzi a livelli ragionevoliยป, come ha fatto il Re Abdullah, equivale a fugare i dubbi di quanti fra operatori e analisti non attribuivano all’Arabia la capacitร tecnica di spingere la propria produzione a livelli mai testati.
Toccare un ritmo produttivo di 9,75 milioni di barili ยซpuรฒ essere sufficiente a calmare l’umore dei mercati nel breve periodoยป – come spiega Raja Kiwan, un analista di Pfc Energy interpellato da Bloomberg – ma gli altri membri dell’Opec potrebbero chiedersi cosa succederebbe nella seconda metร dell’anno, quando l’evoluzione delle situazioni in atto potrebbe raffreddare la tendenza dei prezzi. La mossa saudita potrebbe in altri termini ยซsparigliareยป le le dinamiche in atto sul mercato, separando il peso della speculazione denunciato anche dai ministri del G8, dall’effetto reale della domanda crescente nella formazione del prezzo. Lo stesso Abdullah ha rilevato ยซche i prezzi del petrolio sono elevati in modo anormale a causa di motivi speculativi e della politica di alcuni Governiยป. Una nuova ondata di greggio sul mercato, con conseguente calo dei prezzi, potrebbe quindi togliere fiato alla speculazione.
