PETROLIO VERSO 140 DOLLARI, BORSE EUROPEE A PICCO

Il prezzo del petrolio torna a volare e tocca nuovi picchi, arrivando a quota 139 dollari al barile, mentre le Borse precipitano, bruciando solo in Europa 150 miliardi di euro in una sola giornata di contrattazione. In due giorni i contratti future sull’oro nero hanno guadagnato oltre 12 dollari.

TONFO – Malissimo le Borse europee (vai al commento) che archiviano la settimana mandando in fumo quasi 150 miliardi di euro di capitalizzazione (148,6). L’indice Dow Jones Stoxx 600, che raccoglie i principali titoli capitalizzati del Vecchio Continente, ha chiuso con una flessione del 2%. Londra ha perso l’1,48%, Parigi ha registrato una flessione del 2,27% e Francoforte ha ceduto il 2%. Piazza Affari ha archiviato la seduta in calo del 2,16% a quota 24.365 e Zurigo è arretrata del 2,39%.

LE CAUSE – All’indomani della decisione della Bce di lasciare i tassi fermi al 4% le principali piazze europee hanno toccato i minimi da sette settimane sulla scia dell’andamento di Wall Street e complice una combinazione di fattori tra cui il petrolio balzato sopra 137 dollari e le prospettive di una stretta sui tassi a breve. A pesare è stato anche il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti che è balzato a maggio dal 5% al 5,5%, il livello più alto da 22 anni. Il presidente Bush ha ammesso che si tratta di «un segnale coerente del rallentamento della crescita economica». A farne le spese è stato soprattutto il comparto bancario: tra i titoli più colpiti Ubs che ha lasciato sul terreno il 6,4% e Royal Bank of Scotland che ha ceduto il 5,2%. Pesante anche il comparto aereo con Air France-Klm in calo del 6% mentre gli esportatori hanno scontato il forte rafforzamento dell’euro che ha superato la soglia di 1,57 dollari.

WALL STREET – Indici in rosso anche a New York, con il Dow Jones che arriva a perdere punti 400 punti spinto dal timore che l’economia americana finisca in recessione. Dopo la chiusura di Wall Street il Dow Jones segna -3,27% a 12.192,55 punti, il Nasdaq Composite segna -2,96% a 2.474,56 punti e lo S&P 500 -3,09% a 1.360,68 punti. A guidare i ribassi General Electric e Citigroup. American International Group è caduta ai minimi da 10 anni dopo che il Wall Street Journal ha rivelato che le autorità di controllo stanno indagando sui gruppi assicurativi sospettati di aver ingigantito il valore dei contratti legati ai mutui. Pesanti sui listini anche il colosso automobilistico General Motors e la compagnia aerea Continental Airlines che ha annunciato tagli al personale e alla flotta.

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