PETRUCCI: ”LO SPORT NON PUO’ SOSTITUIRE LA POLITICA, GLI AZZURRI DEVONO SFILARE”

«Perché si chiede allo sport di sostituire la politica?». È la domanda che ha posto Gianni Petrucci, presidente del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) alla conferenza stampa alla vigilia dell’apertura dei Giochi dopo la cerimonia dell’alzabandiera italiana al villaggio olimpico. «Antonio Rossi e gli altri azzurri hanno ricevuto il tricolore dal presidente della Repubblica Napolitano: è per loro e per noi un dovere farlo sfilare nella cerimonia d’apertura», ha aggiunto Petrucci. «Perché non si chiede agli industriali di non investire in Cina? Il Coni è stato il primo a dirsi contrario al boicottaggio e a dire ai nostri atleti di non boicottare. Ma gli azzurri hanno la libertà di esprimere il proprio pensiero, tenendo conto che quando si va a un’Olimpiade ci sono regole Cio da rispettare».

ALZABANDIERA – La cerimonia dell’alzabandiera si è svolta nella piazza delle bandiere e rappresenta l’ingresso ufficiale della delegazione italiana ai Giochi. Insieme all’Italia sono state alzate le bandiere di Micronesia e Nauru. È stato il capo delegazione Raffaele Pagnozzi a rappresentare la spedizione italiana ricevendo il benvenuto dal sindaco del villaggio olimpico, Chen Zhili. Oltre un centinaio tra atleti e dirigenti hanno presenziato all’evento, che si è concluso con una esibizione canora di circa 30 bambine e bambini cinesi che hanno anche mimato la ola. Presenti i vertici delle istituzioni sportive: il presidente del Coni Petrucci, i membri del Cio Franco Carraro e Manuela Di Centa, il presidente della Federazione internazionale di ginnastica Bruno Grandi, alcuni presidenti federali e l’ambasciatore italiano in Cina Riccardo Sessa. Gli atleti erano presenti con rappresentanti della pallavolo, della boxe e della lotta greco-romana che hanno cantato l’inno di Mameli.

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