L’orgasmo femminile è uno, e gli accessi sono differenti: per tutte il clitoride, per alcune anche il Punto G, che da oggi, grazie al prof Jannini, sessuologo presso l’ università dell’ Aquila è visibile, fotografabile, e misurabile tramite una ecografia transvaginale .
L’immagine a sinistra, come evidenziano le freccette, non presenta il punto G.
L’immagine di destra presenta quell’ispessimento dei tessuti che si indentifica col Punto G.
Ora, però, grazie a un farmaco, è possibile far aumentare la presenza di quell’ ormone implicato nel desiderio sessuale, permettendo così anche a quelle persone che non hanno il punto G di avere un orgasmo gratificante.