Sono stati consegnati giovedì pomeriggio alla polizia del Kenya i nove pirati somali trovati il 22 maggio sulla fregata italiana Maestrale: l’obiettivo dei pirati era catturare la nave Maria K battente bandiera San Vincent e Granadine. Il processo si terrà in tempi brevissimi.
In principio si era pensato di trasferire i nove somali in Italia per farli giudicare da un tribunale italiano, ma poi i magistrati hanno dichiarato la loro incompetenza. Il 12 giugno il nostro governo ha approvato un decreto legge ad hoc che, oltre ad aver sancito l’incompetenza territoriale italiana, ha permesso la consegna alle autorità keniote.
La detenzione sulla nave da guerra italiana è durata oltre un mese, durante il quale “i nove ospiti sono stati trattati nel rispetto dovuto ai diritti umani”, come ha ricordato il capo ufficio stampa della missione dell’Unione Europea Atalanta, il comandante inglese Peter Benn.
«Ora i nove sono sotto il controllo del sistema giudiziario del Kenya, non vogliamo che il processo a loro carico possa essere danneggiato da nostre dichiarazioni», ha aggiunto Benn. Venerdì i presunti pirati passeranno dalla custodia della polizia di frontiera di Mombasa, dove sono stati sbarcati, alla polizia giudiziaria. Solo in quel momento comincerà l’iter legale.