Rischio multa per chi lascerĂ buio il proprio balcone o la propria finestra durante la festa patronale, a Pisa. L’iniziativa è stata presa dal sindaco Marco Filippeschi, che con un’ordinanza ha imposto a tutti i cittadini, in occasione delle celebrazioni di San Ranieri il 16 giugno, di decorare gli esterni delle proprie abitazioni con lumini e “biancherie”, sagome di legno sulle quali è applicato fil di ferro per bloccare i ceri. La pena per chi non obbedisce è compresa tra 200 e 500 euro.
La giunta di centrosinistra della cittĂ toscana ha potuto adottare il provvedimento grazie al pacchetto sicurezza approvato in Parlamento. «Infatti – ha spiegato l’assesÂsore alle Manifestazioni storiche, Federico Eligi – abbiamo applicato l’artiÂcolo che prevede interventi in caso di degrado urbano. PurÂtroppo i buchi neri, ovvero i lumini spenti, nei palazzi dei lungarni per san Ranieri sono una vera e propria offesa all’estetica della città ». Alla questione estetitca si accompagna, secondo Eligi, anche una motivazione legata alla sicurezza, in quanto «il 16 notte in questa parte di Pisa si spegne completamente l’illuminaÂzione pubblica e a rischiarare le straÂde sono solo i ceri».
Dall’anno prossimo, invece, i pisani non solo dovranno rispettare l’ordinanza, ma dovranno procurarsi a spese proprie il materiale necessario per l’illuminazione. Anche in questo caso c’è il rischio di sanzioni, con le forze dell’ordine pronte a punire i trasgressori. La notizia dell’ordinanza ha subito suscitato polemiche, sia nelle associazioni dei residenti che negli ambienti intellettuali della cittĂ . Per Alfonso Maurizio Iacono, preside della facoltĂ di Lettere e filosofia dell’ateneo pisano, si tratta di un provvedimento sbagliato, perchĂ© «non si puĂ² imporre a qualcuno di festeggiare un santo con un lumino. E non si puĂ² negare a nessuno la libertĂ di non partecipare a una festa».
