È l’evento dell’anno per tutti i maniaci di Pro Evolution Soccer, il videogioco della consolle Sony Playstation: la “Federazione gioco calcio virtuale” (una vera e propria Figc simulata) è un’iniziativa lanciata all’inizio di quest’anno da Marzio Buscaglia, imprenditore lombardo di 42 anni e originario di Parabiago (Milano). A gennaio, Buscaglia ha aperto il primo “Play Club Italia” a Parabiago, un’associazione dove gli amanti della Playstation possono ritrovarsi per sfidarsi tra loro a colpi di joypad in quello che è il più diffuso videogioco sul calcio in commercio: “Pro Evolution Soccer 2009” (meglio conosciuto tra gli affezionati con l’acronimo Pes). Secondo Digital Bros, distributore per l’Italia del videogame, a un mese dal lancio del gioco ne erano state vendute 650mila copie.
Finora la federazione ha avuto 40 richieste di affiliazione provenienti da mezza Italia (da Pescara a Brescia, passando per Torino e Reggio Emilia) ma anche dalla Svizzera (Lugano, Locarno e Bellinzona) e addirittura si avviano i primi contatti per il Brasile e l’Argentina. Secondo Digital Bros, distributore per l’Italia del videogame, a un mese dal lancio del gioco ne erano state vendute 650mila copie. L’idea di una Federazione virtuale, malgrado i timori dei primi mesi, si sta ora allargando a macchia d’olio tanto che dall’idea iniziale si sta già pensando a una sorta di Lega internazionale con tanto di coppe e campionati suddivisi in categorie. «Intanto concentriamoci sull’Italia, poi si vedrà», dice l’ideatore.
Come funziona? Semplice. Gli appassionati che si iscrivono, versando cinquanta euro mensili, ricevono il materiale necessario e, individuata l’area geografica di riferimento, sono pronti ad aderire al progetto Play Club Italia. «I tornei si terranno via web», spiega lo stesso Buscaglia. «Ogni sede associativa dovrà mettere a disposizione un arbitro che garantisca per i suoi giocatori. Se un giocatore commette scorrettezze (come bloccare una partita appositamente mettendo in pausa il gioco, ndr), l’arbitro squalificherà il giocatore», continua l’imprenditore che a Lugano, dove è titolare di due bar, ha raccolto le prime adesioni.
Cinquanta euro mensili per ogni consolle installata e nessun altro onere per la gestione burocratica e organizzativa dell’associazione, sono i costi vivi per aderire al progetto. Il regolamento è stato studiato nei dettagli per dare vita a quella Federazione gioco calcio virtuale che è nei desideri del fondatore del primo Play Club.
Chiunque vuole può iscriversi. A partire dai cento metri quadrati di area del Play Club Italia (con sei postazioni one to one) Buscaglia ha raccolto più di 150 associati alla fine del mese di marzo nella sola Parabiago, piccola cittadina nell’hinterland milanese. Le prospettive di allargarsi e soprattutto di mettere in competizione gli iscritti nella rete è più che realistica. Basti pensare che secondo i bilanci della Sony Entertainement a marzo 2007 erano oltre 102 milioni le unità della Playstation diffusi nel mondo. Sony Italia ha comunicato che, nel 2008, sono stati raggiunti i dieci milioni di pezzi venduti sul territorio. «Un bacino di utenti pazzesco», commenta Buscaglia.