Il direttore generale della Rai Mauro Masi fa mea culpa e, con un gesto molto cavalleresco, si assume tutte le «responsabilità di aver anticipato in prima serata la puntata di Porta a porta e del rinvio di Ballarò».
Nel corso delle quattro ore del consiglio di amministrazione, Masi ha tentato di allontanare l’attenzione da Bruno Vespa e Silvio Berlusconi, assumendosi, in prima persona, anche la responsabilità per il “flop” degli ascolti ( appena il 13% di share contro il 22% della fiction di Canale 5).
Il direttore generale ha così risposto alle perplessità espresse dal presidente Paolo Galimberti, relative, soprattutto allo spostamento di Ballarò e all’assenza di un contraddittorio durante la trasmissione di Vespa.
Altro punto caldo, in Rai, il contratto di Marco Travaglio per la trasmissione di Michele Santoro “AnnoZero”. Contratto che, ha spiegato Masi, non c’è ancora «per motivi legali, perché in passato la mancanza di contraddittorio agli interventi del giornalista ha creato problemi, più volte l’Agcom ha diffidato “Annozero”, per non dire dei rischi economici di quegli interventi».
Masi ha anche cercato di rimettere la decisione sul contratto al cda, che, però, ha replicato affermando che la decisone spetta solo al direttore generale che, a questo punto, ha garantito che ci sarà la firma entro lunedì 21 settembre. Una firma, però, condizionata da alcune clausole legali.