Arrestati sei italiani, indagati in concorso per usura ed estorsione continuate, con sequestro di denaro contante per oltre 60 mila euro. Sono gli esiti preliminari di una operazione antiusura portata avanti dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Prato.
Le indagini, scattate nel 2008, hanno trovato i primi riscontri indiziari grazie ad una denuncia presentata a gennaio 2009 da un professionista di Prato che, a causa di difficoltà economiche, si era incautamente rivolto a due dei sei indagati, affinché gli anticipassero prima una somma di 10 mila euro e successivamente altri 40 mila, praticandogli tassi usurari sul capitale prestato pari a circa il 20% su base mensile e circa il 500% su base annua.
Non riuscendo ad onorare il debito, il professionista aveva iniziato a ricevere dai propri strozzini e da altri loro complici richieste estorsive di rientro sempre più pressanti sfociate in un’aggressione subita lo scorso 25 marzo all’interno del proprio studio, dove era stato malmenato e rapinato da tre malviventi, dopo poche ore arrestati in flagranza di reato per estorsione e rapina.
In particolare vennero arrestati e sono tuttora in carcere una donna non pregiudicata di origine napoletana residente a Prato e due uomini di origine calabrese, che erano da poco usciti di carcere con gravi precedenti penali in materia di stupefacenti e per reati contro la persona ed il patrimonio.