PROCESSO MILLS: DIFESA CHIEDE TESTIMONIANZA BERLUSCONI

«Bisogna sentire Silvio Berlusconi come testimone imputato di reato connesso al fine di porre riparo alle conseguenze dello stralcio della posizione dello stesso Berlusconi da quella dell’avvocato David Mills». È questa una delle richieste formulate dall’avvocato Federico Cecconi, difensore di David Mills, rimasto unico imputato di corruzione in atti giudiziari nel processo in corso a Milano dopo che il 4 ottobre scorso i giudici avevano deciso di separare la posizione del presidente del Consiglio in attesa che la Corte Costituzionale valuti la legittimità del lodo Alfano. L’avvocato Cecconi ha chiesto anche la citazione di altri testimoni, in gran parte stranieri, alcuni dei quali in passato erano stati sentiti solo dal Pm nell’ambito dell’attività integrativa di indagine.

SEPARAZIONE – La testimonianza del leader dell’esecutivo sarebbe importante, è la tesi di Cecconi, per avere «indicazioni precise sui suoi rapporti con Mills». L’istanza di Cecconi è stata formulata nell’ambito delle richieste di nuove prove. Oltre alla deposizione di Berlusconi, il difensore del legale britannico ha chiesto di sentire l’armatore napoletano Diego Attanasio e altre persone, tra cui alcuni imprenditori, in grado di ricostruire i flussi di denaro al centro della vicenda. Dunque, Berlusconi, uscito come imputato dal processo, potrebbe rientrarci come testimone. La decisione spetterà ai giudici della X Sezione penale, dopo che anche il Pm, Fabio De Pasquale, avrà espresso un parere sulle richieste avanzate da Cecconi.

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