Oltre settemila sanzioni in un anno. Questo il bilancio dell’ordinanza anti prostituzione in vigore a Roma dal 16 settembre 2008. Delle multe, il 92% hanno interessato le prostitute mentre solo 567 ( una e mezza al giorno) ha colpito i clienti delle lucciole.
Bliancio in chiaroscuro, quindi, per l’ordinanza. Per Gianluca Quadrani (Lista Civica per Rutelli) le cifre dimostrano che «si colpisce solo la parte più debole, cioè le prostitute».
A Roma, però, soprattutto nei quartieri più frequentati dalle lucciole, gli abitanti non sembrano entusiasti visto che il fenomeno della prostituzione in strada è stato a malapena intaccato dall’ordinanza. Quartieri come Eur, Casale Rosso e zone come Piazza dei Navigatori e Via Palmiro Togliatti, denunciano i comitati, presentano le stesse identiche problematiche dell’anno precedente.
«In Via della tecnica, (zona Eur) – spiega il presidente del comitato di quartiere Jocelyne Amato – passeggiano tranquillamente alla fermata dell’autobus. Spariscono per una mezz’ora e poi ritornano. Non solo: c’è anche una guida in lingue diverse per segnalare le zone più calde».
Denunce simili anche dalle altre zone. Spicca, in particolare, la situazione di Piazza dei Navigatori dove gli abitanti denunciano l’invadenza dei trans: «li abbiamo trovati persino nei pianerottoli. Basta lasciare i portoni aperti e si infilano, senza preoccuparsi di cancellare le “tracce” della loro presenza».
L’impressione, insomma, è che per cancellare dalle strade il “mestiere più antico del mondo” non sia sufficiente una manciata di multe».
