Quattro alpinisti piemontesi – residenti in provincia di Torino, secondo prime informazioni – sono morti sul versante francese del Monte Bianco: lo si è appreso dalla Guardia di Finanza di Enterves, nel comune di Courmayeur. L'incidente è avvenuto nella zona dell'Aiguille du Midi, a 3.600 metri di quota. I cadaveri sono stati recuperati e portati a Chamonix.
MANCATO RIENTRO – L'incidente è avvenuto nella giornata di sabato, nel «Coulor Passerella», che si trova tra le due punte dell' Aiguille du Midi. L'allarme è scattato in seguito al mancato rientro dei quattro nel rifugio dove erano attesi in serata. Le ricerche sono state condotte dalla Peloton d'Haute Montagne della Gendarmerie di Chamonix. I corpi sono stati portati a valle durante la scorsa notte.
RITORNO DALL'ACONCAGUA – Nel frattempo si apprende che rientreranno lunedì in Italia i tre alpinisti italiani superstiti alla tragedia sull'Aconcagua, sulla cordigliera delle Ande. A riferirlo è stata Antonella Targa, amica dei tre alpinisti, durante una conferenza stampa a Mendoza nella quale è stato ricostruito quanto successo una decina di giorni fa sulla montagna più alta d'America. Sulla vetta dell'Aconcagua, dove il gruppo è rimasto bloccato per due giorni, sono morti Elena Senin e la guida argentina, con il diploma di infermiere, Federico Campanini. La stessa Antonella si era salvata perchè ha rinunciato a salire in vetta. La donna ha poi ricordato che il corpo di Elena «è rimasto sulla montagna, poco sotto la cima, e si trova ancora lì, a meno che non siano intervenuti una slavina o qualche fenomeno naturale. C'è la possibilità di recuperarla, quando le condizioni meteo lo permetteranno». Intanto, dall'Aconcagua continuano ad arrivare cattive notizie: nelle ultime ore è morto un americano di 51 anni, Rthur Delisie, mentre un altro alpinista francese sarebbe disperso. In appena 12 giorni i morti sulla cima più alta d'America sono stati cinque.
