Rai/ Sei dipendenti licenziati per falsa fatturazione. A viale Mazzini scatta la caccia agli sprechi?

A Viale Mazzini, dove ha sede la direzione generale della Rai, si prepara una piccola “svolta etica”: martedì mattina sono state recapitate, con il beneplacito del  direttore generale Mauro Masi e del capo del personale Luciano Flussi, sei lettere di licenziamento di altrettanti dipendenti Rai accusati di falsificazione di rimborso.

Agli operatori, impiegati presso il reparto riprese esterne (ossia si occupano di tutto ciò che non si svolge negli studi) è stato contestato di aver falsificato le note spese (dunque si parla di fatture false) e di aver poi regolarmente chiesto rimborsi. Il licenziamento, secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano online Affari Italiani, sarebbe avvenuto al termine di lunghe indagini interne.

Per quanto irrileante sul piano politico-aziendale, si tratta del primo licenziamento collettivo per motivi di carattere amministrativo in Rai.  Secondo quanto riporta Affari Italiani, i sei operatori lavoravano in una depandance esterna all’azienda (formata da una trentina di dipendenti), a sua volta facente capo alla direzione di produzione di Roma.

*(Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)

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Marco Benedetto