Si avvia così verso una possibile soluzione la complicata vicenda che ha aperto una crisi politica e istituzionale dopo l’elezione di Riccardo Villari alla presidenza con i voti della maggioranza e le ripetute richieste di dimissioni immediate da parte democratica.
Oggi si era consumata una nuova giornata ad alta tensione, con Leoluca Orlando e Pancho Pardi dell’Idv che annunciavano le dimissioni ("Per l’inaccettabile mortificazione del Parlamento e della Commissione stessa") e il neopresidente Villari che davanti al pressing del Pd replicava: "Mi dimetto se c’è un nome condiviso". Nome che ora ci sarebbe.
Nelle stesse ore proprio da Silvio Berlusconi arrivava un invito all’opposizione: "La sinistra cambi cavallo", mentre Antonio Di Pietro aveva già smentito un clima da "resa dei conti" con il Pd e aveva fatto sapere che era pronto a mettersi da parte: "Tocca a Veltroni trovare una soluzione condivisa".
Ben altri i toni quelli usati dall’ex pm contro Berlusconi, accusato di aver corrotto "politicamente" il senatore del Pd.