Una parte dei soldi li ha nascosti nel fasciatoio del nipotino. Gli altri, invece, Carlo Rainone, li ha già spesi per saldare una parte di quei debiti che lo avrebbero spinto a rapinare, insieme ad un complice, la filiale di S.Ilario d’Enza della Banca del Monte di Parma. Bottino del colpo, circa diecimila euro.
L’uomo è stato tradito dalla tuta da lavoro con cui ha compiuto la rapina ed è stato arrestato quasi subito ma non ha voluto rivelare l’identità del complice ancora ricercato dai Carabinieri. Rainone, incensurato e difeso dall’avvocato Enrico Della Capanna, ha detto al giudice per le indagini preliminari Giovanni Ghini, di essere stato spinto al gesto dai debiti e dalla disperazione.