«Dio persegue le colpe e tuttavia protegge i peccatori». Papa Benedetto XVI, davanti ad 8000 persone, è tornato a presiedere l’udienza generale nell’Aula Paolo VI in Vaticano parlando, dei mali del mondo moderno.
Davanti ai vizi della società moderna, ha spiegato il pontefice, l’uomo è chiamato ad «un radicale cambiamento di vita, fondato sull’umiltà, l’austerità, il distacco dalle cose effimere e l’adesione a quelle eterne».
Il Pontefice ha preso spunto dalla figura di Sant’Oddone, abate di Cluny, nato nell’880 e morto nel 942, riprendendo così la presentazione dei grandi scrittori della Chiesa di Oriente e di Occidente di epoca medievale.
Per Ratzinger Sant’Oddone è stato «una vera guida spirituale sia per i monaci che per i fedeli del suo tempo». Il papa ha sottolineato come, «nonostante il realismo della sua diagnosi, Oddone non indulge al pessimismo». Perchè, ha concluso Benedetto XVI, «La misericordia divina è sempre disponibile».