La polizia li arresta e i giudici, esaminata la situazione, li rimettono in libertà. A Reggio Emilia, però, stavolta c’è il rischio di un vero e proprio scontrotra forze dell’ordine e magistratura. A far discutere è il caso di Addala Abdellah, marocchino di 22 anni, con una fedina penale copiosa, arrestato e rilasciato almeno sei volte negli ultimi tre anni.
Dopo l’ennesima scarcerazione decisa dal giudice di pace, il questore della città emiliana Francesco Perucatti ha deciso di alzare la voce spedendo tutto il fascicolo a Roma e chiamando in causa il ministro Maroni: «Adesso basta, che se ne occupi il ministro degli interni».
Quello di Abdallah è un caso paradigmatico: il marocchino, per due volte ha tentato di farsi rinnovare il permesso di soggiorno. Tentativi non andati a buon fine proprio per le pendenze penali del ragazzo. Per tre volte Abdallah è stato mandato altrettanti Cie riuscendo poi ad essere rimesso in libertà nonostante, in una circostanza, avesse “steso” un poliziotto a pugni.
Nel frattempo Abdallah ha vissuto di espedienti e piccoli furti e tentato, senza esito, di ottenere anche l’asilo politico. Finito di nuovo in carcere, sembrava destinato all’espulsione. Almeno fino all’ultimo rilascio, motivato dal giudice con l’esistenza di «una domanda presentata dall’imputato per il rinnovo del permesso di soggiorno».
