In Iran una commissione, in tutto simile a quelle vaticane, vaglia ciò che accade a seguito della devozione nella moschea sciita di Jamkaran. «A una giovane donna era stato diagnosticato un tumore maligno alle ossa oramai metastatizzato… I medici curanti le avevano dato pochi mesi di vita…». Pellegrinaggio alla moschea e le appare in sogno una figura che le indica un versetto del Corano. «Il mattino dopo la donna non sentiva dolori…tutte le analisi mostrarono che non vi era più neoplasia». Tutto documentato, storia di Jamkaran e di Corano, storia identica a quelle di Lourdes e Vangelo.
Identità di storie anche nella tradizione: il miracolo evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci si ritrova nella “Sunna”, la raccolta degli atti di Maometto: «Eravamo 130 con il Profeta, fu macinata una mistura di cibo e preparata una pecora… Tutti e 130 ebbero la propria parte». Non solo Maometto, anche il più recente Sai Baba, guru indiano: cinquanta persone affamate, vassoi vuoti posti in fila e coperti, Sai Baba che nomina i cibi ed essi appaiono nei vassoi una volta scoperti. Storia raccontata da testimoni occidentali.
E anche al tempo del paganesimo qualcuno faceva miracoli: quinto secolo avanti cristo, ad un orbo viene restituito il globo oculare… Storia narrata e documentata alla stregua delle storie narrate e documentate che riguardano la pastorella di Fatima, Padre Pio e altre fonti e sorgenti del miracoloso.
Miracoli anche della devozione quotidiana: il sangue di San Gennaro si scioglie, il corpo di Santa Rita non si decompone… alla stessa stregua le statue in sembianza di elefante del dio indiano Ganesh bevono il latte loro offerto.
Un libro pubblicato dalla De Agostini e scritto da Carlo Martigli (titolo “Il miracolo!”) esplora e documenta tutti i miracoli che tutte le religioni attestano e avvalorano. La questione non è se questi miracoli siano veri. Si può anche dar per scontato che siano tutti veri e tutti veri miracoli. Ma, se anche Buddha ha camminato davvero sulle acque, se va data fede all’origine divina di tutti i miracoli, allora tutte le fedi si equivalgono perché tutte le divinità hanno il potere e la volontà di farli i miracoli? Possono i miracoli essere prodotti sia da Gesù che da Maometto che da Buddha o Sai Baba o il frate di Pietrelcina? Insolente si affaccia perfino una domanda blasfema: lavorano in team o in concorrenza tra loro?