Il rallentamento degli investimenti nel petrolio e nel gas potrebbe tagliare di circa otto milioni di barili al giorno la produzione e questo potrebbe causare una nuova impennata del prezzo del greggio, secondo le previsioni del Cambridge Energy Research Associates .
Questo perché la crisi ha toccato anche le compagnie petrolifere che hanno dovuto fare tagli e rinviare progetti di nuove trivellazioni e ricerche sull’innovazione del prodotto.
Quest’estate, prima dell’avvento della crisi economica, il Cera aveva previsto un aumento della produzione di petrolio dagli attuali 94,5 milioni di barili al giorno a 109 milioni. Una crescita prevista di 14,5 milioni che potrebbe – secondo l’istituto di ricerca – ridursi della metà (7,6 milioni in meno) per i mancati investimenti.