RIFIUTI, CASAL DI PRINCIPE: LA CAMORRA UCCIDE UN PENTITO ECCELLENTE

Michele Orsi, 47 anni, è stato ucciso in un agguato camorristico nel Casertano, a Casal di Principe, roccaforte della potente organizzazione dei "Casalesi". Con numerosi colpi di pistola di grosso calibro, almeno due sicari hanno ferito a morte Orsi, coinvolto con il fratello e altre persone nello scandalo del Consorzio Eco 4, attivo nello smaltimento dei rifiuti in diversi Comuni del basso casertano. L’omicidio è avvenuto in prossimità del Roxy Bar al Corso Dante. Arrestato lo scorso anno insieme con altri dirigenti della società Eco 4, Michele Orsi stava collaborando con gli investigatori.

L’agguato è avvenuto a pochi passi dall’abitazione dell’imprenditore: Orsi è rientrato all’ora di pranzo per poi uscire di casa poco dopo, diretto ad un bar dove avrebbe dovuto acquistare delle bibite. Nelle scorse settimane Orsi aveva già subito le prime intimidazioni: ignoti avevano sparato colpi di pistola alla porta d’ingresso della sua abitazione.

Una vendetta della camorra. Appare quasi scontato che l’uccisione di Orsi rientri nella strategia dei vertici dell’organizzazione camorristica casalese, che sta cercando di dissuadere chi intende collaborare con gli organi di giustizia. L’omicidio di oggi segue infatti un agguato fallito, avvenuto l’altro ieri a Villaricca (Napoli), dove un commando ha ferito Francesca Carrino, nipote di Anna Carrino, compagna pentita del boss Francesco Bidognetti, uno dei capi storici dei "Casalesi".

La Dda aveva chiesto la protezione per Orsi. I magistrati della Dda (la Direzione distrettuale antimafia) avevano chiesto la protezione per Michele Orsi, il quale, nei mesi scorsi, aveva testimoniato nel processo che vede imputati alcuni imprenditori, fra cui Giuseppe Diana e Giuseppe Valenti, entrambi detenuti e coinvolti in un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti. Orsi aveva risposto alle domande del giudice durante l’udienza preliminare, e aveva fatto dichiarazioni accusatorie, ricostruendo il sistema politico-camorristico che vi sarebbe dietro lo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Finora solo una "vigilanza saltuaria", cioè un’auto che passa di tanto in tanto nei pressi dell’abitazione. Questa, sostengono fonti qualificate, la protezione che era stata disposta una quindicina di giorni fa dalla prefettura di Caserta per Michele Orsi. La misura sarebbe stata rivista il 30 giugno.

Giovedì prossimo avrebbe testimoniato in un processo. Orsi avrebbe dovuto deporre giovedì prossimo in un altro processo (sempre sulle irregolarità dello smaltimento dei rifiuti) in cui lui stesso era imputato, insieme ad altri imprenditori e politici. Fra gli imputati figura anche l’ex presidente della Commissione di vigilanza Rai, Mario Landolfi, accusato di corruzione aggravata per aver agevolato l’organizzazione mafiosa.

Published by
admin