ROMA – Da una parte c’è il governo che prepara il decreto per evitare l’emergenza rifiuti a Roma. Dall’altra parte c’è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che sfila (anche fischiato) in un corteo contro la possibile nascita di una discarica provvisoria a Monti dell’Ortaccio. In mezzo c’è la città e una situazione dei rifiuti che rischia di esplodere.
Il governo, intanto, lavora ad un decreto che punterebbe proprio ad evitare la nascita della discarica provvisoria. La nomina del supercommissario per i rifiuti nel Lazio, che quasi certamente sarà l’attuale commissario per i rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, e un cronoprogramma che prevede 60 giorni di tempo per la gestione dei rifiuti. Che, se viene rispettato, porterebbe a normalità la situazione nella Capitale ed eviterebbe l’avvio del nuovo sito di raccolta dei rifiuti di Monti dell’Ortaccio.
Altrimenti, in caso di inadempienze da parte delle amministrazioni e delle aziende, ci sarebbe il commissariamento attribuito a Sottile a cui sono affidati poteri sostitutivi. E’ in sintesi il contenuto del decreto sui rifiuti nel Lazio che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Che lunedì sarà illustrato alle parti, cioè enti locali e aziende.
Obiettivo del decreto è potenziare a Roma la raccolta differenziata e il riciclaggio negli impianti del Lazio, visto che ce ne sono di non utilizzati al 100%. Un percorso virtuoso che porterebbe ad eliminare le discariche. Ma anche di evitare le multe da parte dell’Unione europea e migliorare l’immagine del nostro Paese nel mondo. Dopo un’analisi della situazione nel Lazio fatta da Clini e Sottile è emerso che ci sono impianti che hanno capacita’ di trattare i rifiuti senza che vengano destinati all’estero. Il decreto prende di mira anche le autorizzazioni non completate per i nuovi impianti del compost e punta a rafforzare la raccolta differenziata nel Comune di Roma da parte dell’Ama.