Rimborsi elettorali del partito Idv all’associazione Idv intestata all’ex pm. Indagato Di Pietro

Antonio Di Pietro è indagato per anomalie nella gestione finanziaria dell’Italia dei Valori. La Corte dei Conti sta infatti accertando che i rimborsi elettorali che spettano al partito non finiscano nelle casse dell’omonima associazione.

L’associazione Italia dei Valori conta solo tre soli soci: il presidente è Di Pietro, poi ci sono sua moglie, Susanna Mazzoleni, e infine la tesoriera Silvana Mura. Nel 2009, all’Idv spettavano 11 milioni di euro come rimborso.

La conferma dell’indagine è arrivata dal viceprocuratore generale della Corte dei conti, Pio Silvestri.

L’inizio della vicenda risale al 2004 quando, in ticket con Di Pietro per le Europee, scese in campo il “Cantiere”, la formazione politica di Elio Veltri, Achille Occhetto e Giulietto Chiesa. Quando il “Cantiere” chiese il rimborso elettorale, si rese conto che qualcosa non quadrava.

Così i legali di Occhetto e soci avevano segnalato le anomalie: «Nella più totale assenza da parte dell’Ente pagatore, cioè Montecitorio, sulle condizioni minime di legittimazione a ricevere pagamenti dei rimborsi elettorali, essi vengono conseguiti da parte di un’associazione formata da solo tre persone, che consegue tali ingenti fondi nella inesistenza per giunta di qualsiasi rendiconto».

Di Pietro, all’epoca, annunciò di aver disposto il cambiamento dello statuto Idv, facendo in modo che l’associazione e il partito fossero la stessa cosa e non più due soggetti distinti. Ma il verbale notarile che dovrebbe equiparare partito e associazione è uscito fuori dopo molti mesi e contiene solo la firma di Di Pietro, in qualità di presidente, mentre mancano quelle degli altri soci.

Il Giornale, che ha reso nota la vicenda, ha pubblicato anche una lista di dieci domande da porre ad Antonio Di Pietro, e ricorda che in realtà, nel corso dei mesi, le domande rivolte all’ex pm erano state in totale 35.

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Alberto Francavilla