ROMA: CONFESSA PIRATA OMICIDA, E’ UN TOSSICODIPENDENTE CON PRECEDENTI PENALI

Ha confessato il pirata che stanotte a Roma ha travolto e ucciso due fidanzati, Alessio Giuliani, 23 anni, e la sua fidanzata 22enne, Flaminia Giordani, entrambi a bordo di uno scooter. La polizia municipale ha riferito che il figlio del proprietario della Mercedes che la notte scorsa ha investito e ucciso i due fidanzati ha confessato. La fidanzata dell’uomo, che sarebbe stata accanto a lui al momento dell’incidente, da quanto si apprende avrebbe tentato di farlo desistere dalla fuga.

L’incidente. L’ incidente è avvenuto poco dopo le 22.30 su via Regina Margherita, all’altezza dell’incrocio con via Nomentana. Dopo l’impatto con l’auto i due giovani, che viaggiavano su uno scooter Kimko People, sono stati soccorsi e portati al policlinico Umberto I: il ragazzo è morto poco dopo il ricovero, mentre la fidanzata è deceduta in mattinata.

Un volo di 20 metri. Nell’impatto violentissimo i due giovani fidanzati, entrambi  studenti universitari di economia, sono stati sbalzati per circa 20 metri. A raccontarlo è stato il padre della 22enne morta:. «Hanno fatto un volo di 20 metri – ha raccontato prima di lasciare il policlinico Umberto I – il conducente di un’auto, un viceprefetto, si è fermato a soccorrerli. Si è prodigato in ogni modo». I due fidanzati stavano insieme da due anni. Entrambi, al momento dell’incidente, indossavano il casco.

Auto abbandonata in viale Parioli. Dopo ore di ricerche, l’auto che ha tamponato lo scooter, una Mercedes classe A, è stata trovata abbandonata in viale Parioli, a poca distanza dall’incidente. Il proprietario, un ingegnere di 67 anni, ascoltato dai vigili urbani del II gruppo, ha detto che non era alla guida dell’auto.

Fermato il pirata. Uno dei due figli gemelli del proprietario dell’auto pirata è stato interrogato e poi fermato. Il giovane, senza patente in quanto interdetto alla guida, ha confessato: Stefano Lucidi, 33 anni, è sottoposto a Daspo. A bordo con lui sulla Mercedes 220 al momento dell’incidente c’era anche la fidanzata, già condannata agli arresti domiciliari.

Vigili: è un tossicodipendente. Lucidi è un tossicodipendente con precedenti penali, secondo quanto si è appreso dai vigili urbani. Le indagini degli inquirenti si stanno ora concentrando sull’ipotesi che l’investitore abbia fatto uso di sostanze stupefacenti anche la scorsa notte quando ha investito i due giovani, fuggendo e non soccorrendoli.

Sottoposto a Daspo. L’investitore sarebbe un tifoso della Lazio, sottoposto a Daspo. La fidanzata farebbe un uso saltuario di sostanze stupefacenti, sempre a quanto si è appreso dai vigili urbani.

Interrogato per 5 ore. L’investitore poco prima delle 18 è uscito dalla sede del II gruppo della polizia municipale, dopo essere stato interrogato per oltre cinque ore dal pm Carlo Lasperanza, per essere portato a fare alcuni esami tossicologici.

Motociclista testimone. Era parcheggiata di fronte ad una carrozzeria a via Bencivegna, nei pressi del comando provinciale della Guardia di Finanza, la Mercedes classe C 220. L’auto è stata subito posta sotto sequestro dalla Polizia Muncipale che nell’immediato ha potuto constatare la coincidenza con il frammento di parafango che dopo l’impatto mortale con lo scooter all’angolo tra via Nomentana e viale Regina Margherita era rimasto a terra. È quanto si apprende da fonti del II gruppo della Polizia Municipale. Secondo quanto riferito inoltre il pirata della strada sarebbe stato seguito da un ragazzo alla guida di una moto che al momento dell’incidente era fermo al semaforo. Il testimone avrebbe cercato di rincorrere entrambe le auto in fuga. Seminato, il motociclista sarebbe tuttavia riuscito a individuare le ultime 3 cifre della targa del Suv. Secondo quanto appreso una volta tornato a casa il testimone avrebbe raccontato la dinamica dell’incidente ed il successivo inseguimento al padre il quale, sceso in strada per la passeggiata con il cane avrebbe a sua volta notato parcheggiata nei pressi della sua abitazione, di fronte ad una carrozzeria, una Mercedes incidentata che corrispondeva alla descrizione fornitagli dal figlio. Proprio grazie alla denuncia dell’uomo gli agenti avrebbero sequestrato l’automobile.

Al vaglio posizione investitore. Le dichiarazioni rese dall’investitore e gli elementi raccolti dalla polizia municipale, secondo quanto si apprende dalla Procura della Repubblica di Roma, «si stanno valutando attentamente al fine di emettere i provvedimenti che verrà ritenuto opportuno adottare già nelle prossime ore».

Tra le ipotesi una gara tra auto. Al vaglio dei vigili urbani del II Gruppo c’è anche l’ipotesi di una gara automobilistica tra due auto. Le indagini degli agenti si stanno concentrando su un Suv di colore nero che, secondo alcuni testimoni e dalle immagini di alcune telecamere che si trovano in viale Regina Margherita, transitava a velocità elevata insieme alla Mercedes 220 che ha tamponato lo scooter.

La famiglia della ragazza: doneremo gli organi. «Abbiamo deciso di firmare per l’espianto degli organi». A rivelare la volontà della famiglia di donare gli organi di Flaminia Giordani, morta con il fidanzato dopo essere stata travolta ieri sera a Roma da un’auto pirata, è stato il fratello della giovane, Emiliano.

Una zia: Flaminia ha fatto la comparsa in diversi film. «Era una ragazza bella e intelligente si stava per laureare in Economia e aveva tanti progetti in mente, come il viaggio già prenotato per Porto Rotondo dove sarebbe dovuto andare con il fidanzato». A raccontare la vita di Flaminia, distrutta dal dolore, è la zia della ragazza morta nell’incidente: «Flaminia – ha aggiunto – ha posato anche per alcuni provini fotografici e le piaceva di fare il ruolo di comparsa in diversi film».

Alemanno: norme più severe. «La sicurezza stradale sta diventando la grande emergenza per la sicurezza dei cittadini – ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno -. Dobbiamo comprendere anche se il problema è legato alle norme o ad un fattore educativo. Servono norme più severe per la pirateria stradale ed un’educazione più diffusa».

Due mesi fa il caso Vernarelli. Risale a due mesi fa il caso di Vernarelli, il 32enne romano alla guida di una Mercedes classe B che sul lungotevere, all’altezza di Castel Sant’Angelo, investì e uccise due turiste irlandesi che attraversavano sulla sctrisce pedonali, dandosi poi alla fuga.

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