Doveva essere il week end delle ronde. A Roma però, quello dell’otto e nove agosto verrà ricordato come il fine settimana del “furto record”.
I ladri hanno puntato un condominio, a Via Gregorio Ricci Curbastro numero 56, a due passi dalla stazione Trastevere, e hanno svaligiato, in pieno giorno 10 appartamenti. Completamente indisturbati, nonostante un posto di pilizia a due passi. Complice la giornata festiva e lo svuotamento cittadino di metà agosto, ai “topi d’appartamento” è bastata una falsa chiave europea e il furto è stato semplice.
Non si sono dovuti neppure preoccupare di non fare rumore: lo stabile era deserto e il portiere era al mare. Così i ladri, con un impeto distruttivo inspiegabile, hanno potuto distruggere mobili e vasi, mangiare e fumare indisturbati, scardinare porte e anche fare pipì sui divani.
Se si vuole essere precisi con le cifre bisognerebbe sommare ai dieci appartamenti di ieri altri tre svuotati nel ponte del 29 giugno. Negli ultimi tre mesi, poi, al civico 56 i ladri avevano già colpito un’altra decina di volte. E gli abitanti adesso, sono più rassegnati che arrabbiati. A dominare, ovviamente la paura di nuove “visite”.
Come per Gabriella Micci, 84 anni, che adesso vive nel terrore e con la porta chiusa con tre mandate. Spiega un altro abitante del palazzo: «Apre solo se sente un certo suono di campanello che abbiamo concordato».
Un altro abitante, Antonio Albanesi, spiega, con lucidità, come ci si sente: «Non ho più voglia di stare a casa. A me non interessa se sono stati italiani o stranieri. E non voglio che mi si dica che quello che ci servono sono le ronde. Quello che ci serve sono polizia e carabinieri. Io pago le tasse e voglio essere difeso da loro».
