La storia di Silvio è fatta di stenti e la cronaca racconta che la miseria può raggiungere livelli paradossali. Senza casa né lavoro, tre anni fa aveva rubato un pezzo di pane in un supermercato, un filone e poco altro per la precisione.
La conseguenza sui generis di un atto di certo fuorilegge, ma non un reato gravissimo, è che il senzatetto è stato sbattuto in cella. Arrestato a giugno all’Ospedale Santo Spirito, adesso si trova nell’infermeria del braccio G 14 del carcere di Rebibbia con un fine pena fissato al 3 settembre prossimo.
Sconcertata la reazione del Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, secondo cui «la storia di Silvio è l’emblema dell’attuale confusione che regna nel sistema della sicurezza italiano, che pensa di punire ogni tipo di condotta difforme dalla legge con la reclusione, con conseguenze drammatiche in termini di sovraffollamento e di recupero sociale dei reclusi».