E’ giĆ a casa il ragazzo fermato ieri e accusato di aver abusato di una giovane la sera di Capodanno, alla festa “Amore 09” alla Fiera di Roma. Il giudice Marina Finiti ha deciso la convalida del fermo e la concessione degli arresti domiciliari. Una decisione che non va giù al sindaco Gianni Alemanno: “I domiciliari vengano revocati”, dichiara. E neanche al ministro della Giustizia Angelino Alfano, che ha disposto accertamenti ispettivi.
“La vittima dell’aggressione della Fiera di Roma oggi pomeriggio mi ha chiamato al telefono – dichiara Alemanno – per testimoniare la sua delusione per questa incredibile indulgenza. Questa ragazza si ĆØ sentita abbandonata dalle istituzioni, dopo che gli inquirenti erano riusciti ad assicurare alla giustizia il suo aggressore”.
“Ho immediatamente dato incarico al mio ufficio ispettivo di verificare la piena regolaritĆ della decisione assunta”, replica Alfano. “Qualunque siano state le valutazioni che hanno portato a questa decisione – precisa il Guardasigilli – rimane lo sconcerto perchĆ© si tengono in modesto conto la gravitĆ del fatto e il rispetto della dignitĆ della vittima di un cosƬ odioso e devastante reato, dalle gravissime conseguenze psicologiche per la personalitĆ di una giovane donna”.
A quanto si ĆØ appreso, secondo il magistrato gli arresti domiciliari rappresentano una misura cautelare sufficiente. Il ragazzo ĆØ incensurato e avrebbe tenuto un comportamento collaborativo nel corso delle indagini: ha confessato ed ĆØ apparso consapevole e sofferente per il gesto compiuto.
Nel corso dell’interrogatorio il giovane, a quanto si ĆØ appreso, ha risposto alle domande del giudice riportandosi sostanzialmente alle dichiarazioni giĆ rese ieri nel corso della sua confessione compiuta davanti al pm Barba. Ma la sua ĆØ stata comunque una confessione tardiva: si ĆØ presentato agli inquirenti, insieme al suo legale, solo quando il cerchio intorno a lui si stava stringendo: a incastrarlo, il tatuaggio sul collo, l’abbigliamento che aveva la notte di Capodanno, e il modo in cui, all’alba del primo gennaio, aveva risposto alle forze dell’ordine che giĆ indagavano sullo stupro, tra i ragazzi che ancora ballavano: “Stanotte ho avuto un’avventura”.
Altro che avventura: per la ventitreenne Gaia, la vittima dello strupro, ĆØ stato un incubo. Qualcosa che probabilmente non dimenticherĆ mai: la violenza e le percosse nei bagni chimici allestiti alla Fiera di Roma, da parte quel ragazzo che ha infierito su di lei e che poi l’ha abbandonata lƬ, sconvolta e sanguinante, tornandosene tranquillamente a ballare.
