Il gip ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Lucidi resta ovviamente indagato anche per omissione di soccorso. In sede di esame della richiesta di convalida del fermo, il pirata della strada è stato interrogato per oltre quattro ore ed ha sostanzialmente ribadito la confessione fatta ai vigili urbani dopo essersi consegnato. "Siamo soddisfatti", è stato il commento del pubblico ministero Carlo La Speranza, titolare degli accertamenti insieme con il procuratore aggiunto Italo Ormanni.
Il difensore di Lucidi, Basilio Fiore, ha detto che il suo assistito è profondamente "costernato dalle conseguenze dell’incidente" e, nell’esprimere solidarietà alle famiglie dei due giovani travolti, mentre erano a bordo di uno scooter, in via Nomentana, ha precisato che "la diversa qualificazione giuridica del fatto costituisce un aspetto fondamentale". Il legale ha anche annunciato che chiederà prossimamente una modifica della misura cautelare emessa nei confronti del suo assistito e solleciterà gli arresti domiciliari.