Ha un volto e un nome uno dei violentatori della ragazza di 23 anni, stuprata e picchiata nei bagni chimici a ridosso dell'area del concerto durante la notte di Capodanno ad "Amore 09", festival di musica elettronica alla Nuova Fiera di Roma. Un ragazzo normale trasformato in mostro dal micidiale cocktail di sostanze stupefacenti e alcol.
Il ragazzo, D.F., 22 anni, incensurato con un lavoro regolare, ha reso una confessione piena e liberatoria. La sua – ha spiegato il capo della Squadra mobile di Roma, Vittorio Rizzi – è una famiglia di gente normale, di gente perbene. Il ragazzo era stato individuato insieme a un altro gruppo di persone poche ore dopo la violenza: la vittima ricordava una felpa bianca, una canottiera nera, un tatuaggio preciso. Quindi nei giorni scorsi, uno stringente interrogatorio seguito oggi alla confessione.
Secondo la ricostruzione della Squadra mobile i due, la vittima e il suo carnefice, si erano conosciuti sulla pista da ballo e hanno avuto un approccio amichevole. Poi l'epilogo tragico dovuto a un mix di sostanze stupefacenti e abuso di alcol. Ora il giovane si trova, ha raccontato Rizzi, in stato di profonda prostrazione e pentimento. Domani ci sarà l'udienza di convalida del fermo davanti al gup. Di più la squadra mobile non ha voluto dire per non scivolare in "dettagli morbosi".