Lo spaccio di droga non va in vacanza, anzi. A pochi giorni dall’aggressione a due carabinieri a Via delle Zoccolette, il traffico di stupefacenti, nella capitale, sembra più florido che mai.
Per vedere cosa succede dalle parti di ponte Sisto, un cronista del Corriere della Sera, si è messo a passeggiare per le strade della movida capitolina e ha avvistato diversi pusher all’opera nella zona. Sono italiani, latini e giamaicani. I clienti invece, sono quasi sempre italiani.
Cane al guinzaglio, parole in codice e veloci passaggi di mano: nulla di nuovo, insomma, sotto i lampioni, nonostante i frequenti controlli delle forze dell’ordine.
Negozianti e frequentatori abituali, intanto, sembrano rassegnati: per Alessandra, una ragazza di 18 anni, «a Ponte Sisto l’odore di canna è fortissimo».
Per un portiere d’albergo, «il mercato prospera, almeno a giudicare dal traffico». L’uomo era presente la notte dell’aggressione ai carabinieri e ricorda: «Le più accanite erano le ragazze, ai carabinieri gridavano: “Pezzi di m…a, andate a lavorare!”. Per noi sta diventando un problema e i clienti protestano».
