Anche la Russia potrebbe avere il suo piccolo Obama. Si chiama Joaquim Crima, ha 37 anni, è originario della Guinea Bissau ed è il primo cittadino dalla pelle nera a candidarsi ad un’elezione nel paese ex comunista.
Joaquim, la cui candidatura non è ancora ufficiale, ha già riempito le strade di volantini con promesse di cambiamento. La sua Casa Bianca, molto più modesta, è il municipio di Srednyaya Akhtuba, piccola cittadina nella regione di Volvograd.
Quella di Crima, però, si presenta come una scalata difficile. In Russia, infatti, il colore della pelle è ancora un problema. Soprattutto nelle grandi città. E il candidato non ne fa mistero: «Quando sono arrivato qui la prima volta, anche per me è stato difficile. Le persone attraversavano la strada quando mi vedevano. I bambini m’indicavano e si mettevano a ridere».
Adesso poi, è in allarmante crescita il fenomeno delle bande di estrema destra, vere e proprie squadracce specializzate in pestaggi di neri.
Joachim, però, oramai si sente russo in tutto e per tutto. Per integrarsi, anni addietro, ha persino cambiato il suo nome in «Vassili Ivanovitch». E, nonostante più di qualcuno gli abbia consigliato di fare un passo indietro, non è intenzionato a mollare: «Siamo in democrazia e che sarà il popolo a decidere».
Crima pensa anche al suo paese natale:«Ho visto in tv cose terribili che accadono in Guinea Bissau e vorrei tornare per vedere cosa sta succedendo nel mio paese. Tuttavia la mia casa ora è qui in Russia. La mia vita e mio figlio sono qui. Io mi sento russo».