«Un piano straordinario per arginare il femoneno delle morti bianche». Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. «Lo Stato e le parti sociali devono reagire e giovedì pomeriggio ci incontreremo per varare un piano straordinario», ha detto il ministro arrivando all’assemblea di Confartigianato precisando che il piano conterrà anche un aumento dei controlli.
PIÙ RISORSE PER PREVENZIONE – La lotta alle stragi sul lavoro deve essere sostenuta da regole ma anche «da risorse e mezzi per la prevenzione, la formazione e l’informazione». Lo ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi a margine dell’assemblea della Confartigianato, ricordando che «moltissimi infortuni sono determinati da errori comportamentali». Secondo il ministro «occorrono più investimenti pubblici e privati», mentre le regole «devono essere sostenute da una più forte capacità ispettiva soprattutto, tranne che nell’edilizia, nelle regioni attraverso le Asl, con intese per rafforzare le capacità ispettive». Il ministro del Lavoro ha inoltre ribadito che sul testo unico della sicurezza è necessario trovare una maggiore «condivisione delle regole e collaborazione tra le parti. Il governo si porrà come terzo su questo tema e cercherà di far convergere le parti su una ampia condivisione che riguarderà le cose da fare e le regole da applicare».
PEGGIO DELLA GUERRA DI MAFIA – «In Sicilia è in corso una guerra che fa più vittime della lotta alla mafia e ci vuole lo stesso sforzo dello Stato per vincerla. Bisogna dimostrare che si fa sul serio, una volta per tutte». Lo afferma il leader della Cgil siciliana, Italo Tripi, dopo la morte dei sei operai di Mineo e l’escalation di infortuni mortali che nell’Isola ha fatto già contare 42 vittime nei primi sei mesi dell’anno. Erano state 102 l’anno scorso, 85 nel 2006. Nelle 481 mila imprese della regione sono stati segnalati da gennaio a maggio 15 mila incidenti, nel 2007 erano stati 40 mila, l’anno precedente 34 mila.
