Saman, il caso sembra ad una svolta. Si intensificano le ricerche del corpo della giovane pachistana, 18 anni, scomparsa due mesi fa dalla sua abitazione di Novellara ( comune della bassa Reggiana, vicina al confine con la Lombardia).
Secondo la procura di Reggio Emilia sarebbe stata uccisa perché rifiutava un matrimonio combinato, ribellandosi alla volontà del clan familiare e della tradizione del suo Paese.
Secondo la procura di Reggio per questo il clan familiare l’avrebbe uccisa e poi seppellita sotto le serre di cocomeri e meloni, un vasto terreno gestito dal padre.
Cinque gli indagati. Uno solo in carcere. È il cugino Ikram lizza che però dice di non saperne nulla. Invece gli inquirenti sostengono che, con un altro cugino ed uno zio, abbia concorso alla sepoltura.
Un video sorprende il “trio becchìni” mentre di sera torna dai campi con delle pale in mano. Quattro i latitanti. Introvabili. Solo i genitori della sventurata si sa dove sono, in un paesino del Punjab. Per portarli in Italia c’è anche l’impegno del ministro Di Maio.
Tre le novità di queste ultime ore nel caso Saman
1) DUE ARCHEOLOGI – Sono milanesi, stanno facendo un sopralluogo sul terreno per poter valutare la superficie del suolo alla ricerca di anomalie che possano far riferimento a manomissioni o scavi recenti. Hanno apparecchiature di ultima generazione. Lavorano accompagnati dai carabinieri di Guastalla.
2) CANI DA CADAVERI – Li chiamano così i poliziotti tedeschi che li hanno portati dalla Baviera. Sono quattro cani pastore di taglia normale e dal fiuto incredibile. Operano col solo conduttore, non vogliono vedere nessuno nel loro raggio d’azione. Anche i carabinieri hanno dovuto allontanarsi. Il generale Garofano ( ex RIS di Parma ) li considera “eccezionali “.
3) ESTRADIZIONE PER I GENITORI – Chiesta dalla procura di Reggio Emilia la rogatoria internazionale per i genitori di Saman, rientrati precipitosamente in Pakistan subito dopo la scomparsa della figlia. Meno di 24 ore dopo la presunta sepoltura , si sono imbarcati. Biglietto aereo comprato pochi giorni prima. La diplomazia è già al lavoro. L’ambasciatore pachistano in Italia Jahuar Saleem ha assicurato il suo aiuto alle autorità italiane. L’input della procura è già sul tavolo di Di Maio.