SARDEGNA: IL GOVERNATORE SORU SI E’ DIMESSO

Il presidente della Regione Sardegna si è dimesso stasera dall’incarico con una comunicazione in Consiglio regionale che stava per approvare la nuova legge urbanistica. Le dimissioni saranno formalizzate domani con una lettera che sarà inviata al presidente dell’Assemblea sarda, Giacomo Spissu. «E’ un momento critico in cui tutti siamo chiamati a dare la nostra parte migliore. Ma pur nella consapevolezza di questo momento, credo sia la cosa migliore per i sardi chiarire subito lo stato della maggioranza cui hanno dato fiducia finora e come possa terminare la legislatura, in che modo e come affrontare il futuro. Per questo utilizzo questa comunicazione in Aula per annunciare le mie dimissioni».

Con queste parole, intervenendo in Aula dopo che la Giunta era andata sotto su un emendamento di sintesi all’articolo 42 alla legge urbanistica, il presidente Soru ha annunciato la volonta di dimettersi, a fronte di un «dissenso forte», manifestatogli dalla sua maggioranza di centrosinistra. «Non è un dissenso solo sul merito della legge ma ancora più una mancanza di fiducia forte fra il presidente e la sua maggioranza», ha spiegato Soru. «Ho riflettuto sul fatto di essere un presidente eletto direttamente dai sardi. Ma non si può vgovernare senza una forte maggioranza in Consiglio regionale, tanto più che abbiamo davanti la discussione della finanziaria, l’ultima della legislatura. Mi sono riletto la legge statutaria e ho riflettuto su cosa sia più utile per la Sardegna e non più utile per me».

Il presidente ha poi aggiunto che presenterà le dimissioni formalmente domani: saranno efficaci entro 30 giorni. Dal 21esimo al 30esimo giorno di questo periodo l’Assemblea sarda potrà discutere le dimissioni. Se non ci saranno ripensamenti del presidente, il Consiglio sarà sciolto e le prossime elezioni, già previste in primavera per la naturale scadenza della legislatura, dovranno tenersi entro sessanta giorni.

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