C’è il raptus di follia di un uomo anziano con disturbi psichici dietro l’omicidio avvenuto sabato 16 all’alba nell’abitazione di Gairo (Ogliastra, in Sardegna) dove l’assassino viveva con due sorelle.
Erano le 6 quando Silvio Lorrai, 72 anni, ha aggredito le due donne. Ha prima sparato a distanza alla più anziana, Elena, di 78 anni, che ha cercato di sfuggirgli ed è scampata al primo colpo. Ma poi il pensionato è riuscito a raggiungerla e le ha sparato un colpo a bruciapelo alla tempia, uccidendola in un attimo.
L’uomo ha poi rivolto l’attenzione verso la sorella più giovane, Maria Pia, di 66 anni, che però ha fatto in tempo a scappare di casa, tirandosi la porta alle spalle, e a dare l’allarme ai vicini. Quando i carabinieri della compagnia di Jerzu sono arrivati nell’abitazione dei tre fratelli non sono riusciti a passare dalla porta d’ingresso, perché Lorra, in evidente stato confusionale, si rifiutava di aprirla.
I militari sono così passati da una finestra e hanno trovato l’omicida seduto su una sedia, sconvolto. Lorrai, che è stato arrestato e portato in caserma, ha subito ammesso l’omicidio. La pistola, una calibro 9 corto Browning, regolamente detenuta da Lorrai e’ stata sequestrata.
Secondo gli inquirenti, sono almeno due i colpi sparati contro la vittima che l’hanno raggiunta tutt’e due alla testa:quello letale, a bruciapelo, alla tempia. Non risulta che l’arma sia stata usata per colpire l’altra sorella, Maria Pia. Le condizioni di salute mentale dell’uomo erano apparse deteriorare negli ultimi tempi – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – ma nessuno l’avrebbe ritenuto capace di uccidere.
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