«LA PAROLA AI SARDI» – Le condizioni per arrivare alla scadenza naturale della XIII legislatura del Consiglio regionale della Sardegna «non ci sono più, è inutile perdere altro tempo. Ridiamo la parola ai sardi», ha sottolineato Soru, concludendo il dibattito con la conferma delle sue dimissioni. «So di aver dato il meglio di me in questi anni. Ho lasciato la Regione in ordine, non con un televisore in ogni stanza, ma con più computer. Funziona tutto quello che poteva funzionare in questa regione, con pienezza di risorse, come mai era accaduto prima. Lascio serenamente perché non sto scappando, ma confermando ulteriormente il mio impegno. Da dopodomani sarò in giro per i paesi della Sardegna», ha anticipato Soru, ribadendo l'intenzione di ricandidarsi per un secondo mandato, «a raccontare cosa abbiamo in questi anni e a presentare un programma certamente diverso da quello della destra».