ASSESSORE MILANO: «NON SONO REALIZZABILI» – L’iniziativa di Berlusconi viene però bocciata da Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano. «Le classi ponte non sono realizzabili. Ritengo però giusto che per i ragazzi stranieri si organizzino attività per dare a loro le competenze linguistiche che permettano loro di capire bene quello che succede in classe».
LEGA: «ORA SI ATTUINO» – «Le classi di inserimento sono una proposta di buon senso che dovrà servire a bambini, ragazzi e insegnati per facilitare il processo di integrazione. Chi dice che sono discriminatorie è prigioniero di una vuota ideologia e non vuole risolvere i problemi», afferma il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota. «Anche alla luce di quanto dichiarato da Berlusconi, siamo certi che il ministro Gelmini darà attuazione alla nostra proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza».
PD: DISCRIMINATORIE – Mariapia Garavaglia, ministro dell’Istruzione del governo ombra del Pd: «Le classi ponte sono contenute in una mozione approvata alla Camera su proposta della Lega Nord che faceva riferimento a una "discriminazione transitoria positiva". Noi siamo convinti che per i bambini non sia educativo vedere il proprio vicino di banco sottoposto a un trattamento discriminatorio. Siamo invece per il rispetto e l’applicazione delle metodologie didattiche già esistenti che favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed educativa».
CARLUCCI: «LA SINISTRA FA DISINFORMAZIONE» – Gabriella Carlucci (Pdl), vice presidente della commissione Infanzia, concorda «pienamente con l’ipotesi di istituire classi ponte per i bambini immigrati. La sinistra, come al solito, sa fare soltanto becera propaganda e irresponsabile disinformazione».